LOCARNO - La Svizzera è un meraviglioso paese multiculturale: è un dato di fatto innegabile, è la nuova, vera realtà. Lo possiamo constatare ogni giorno: nelle nostre scuole, al lavoro, nelle varie associazioni sportive, culturali, ricreative, nei partiti politici. Grazie ai valori dello stato liberale democratico, quali uguaglianza e tolleranza, la convivenza tra cittadini di diversa origine non ha creato grossi problemi. Per questo dobbiamo continuare a coltivare il valore della convivialità.
Questo periodo storico di grandi cambiamenti porta con sé sia opportunità che incertezze, quindi anche paure, ma sono sempre più convinto che il sentimento che dovremmo frequentare sia la speranza. La speranza che riusciremo a trovare soluzioni giuste a vantaggio di tutti. Una speranza che nasce dalla fede in tutto ciò che, come Paese, abbiamo fatto di buono. Se in passato siamo riusciti a superare difficoltà che parevano insormontabili, perché non dovremmo essere in grado anche oggi di trovare soluzioni intelligenti? Perché questo diffuso sentimento di paura e di chiusura?
La bocciatura a livello federale (ma non in Ticino) dell’iniziativa dell’UDC per l’attuazione dell'espulsione degli stranieri che commettono reati, che cavalcava questa paura mettendo a rischio la stabilità delle nostre istituzioni, ha messo in luce la maturità del popolo svizzero. Se i principi costituzionali dell’uguaglianza di fronte alla legge e della proporzionalità della pena fossero venuti meno, la Svizzera non sarebbe più stata la stessa: avrebbe compiuto un salto nel passato, cessando di essere uno Stato di diritto moderno.
Non dobbiamo arrenderci alla paura, ma cercare una visione più ampia, capace di soluzioni in grado di generare un plusvalore per noi stessi e per la collettività.
Chi si limita a far leva sulle paura e il malcontento, genera frustrazione e rabbia, avvelenando la società, ma non risolve i problemi. Non è con proposte semplicistiche, incapaci di adeguarsi alle nuove realtà, dicendo di no a tutto e a tutti che potremo afferrare le possibilità che il futuro ci offre. Diffidiamo quindi di chi ci nutre solo di emozioni negative, avvelenandoci il cuore e la mente, senza portare alcun miglioramento, né in noi come individui, né all’interno della società.