È degli scorsi giorni la notizia che per l’ennesima volta i conti consuntivi della Città di Locarno si sono chiusi con un utile. E che utile quest’anno, ben 6,6 milioni di franchi che vanno ad aggiungersi a tutta una serie di utili più o meno consistenti che hanno caratterizzato da una decina di anni le finanze comunali. Infatti il 2006 è stato l’anno che ha fatto invertire la tendenza (ai deficit!) e da allora solo utili, tant’è che il capitale proprio supera i 22 milioni di franchi. Un bel risultato ed un eccellente lavoro dei capi Dicastero finanze e del Municipio tutto, non c’è che dire.
E pensare che, a torto, Locarno è sempre stata considerata l’anello debole della catena che avrebbe dovuto portare alla tanto agognata aggregazione della regione. I termini con i quali si è bollata la città negli anni si sono sprecati, ma su tutti due sono ben impressi nella mia memoria: «Locarno è una sposa povera» e «Locarno è il buco della ciambella» così da influenzare negativamente gli elettori dei comuni viciniori. Ma le falsità raccontate allora, ricordiamoci che per l’aggregazione del Locarnese abbiamo votato nel 2011, ora vengono un’altra volta a galla. A dire la verità era già lampante allora che le finanze cittadine non stavano poi così male, visto che nel 2009 e 2010 c’erano stati utili plurimilionari, vicini alla cifra presentata per il Consuntivo dell’anno scorso. Ma ormai allora (e probabilmente ancora oggi) certi personaggi di altri comuni, oggi tutt’ora in carica – e non faccio nomi -, non vedevano di buon occhio un’aggregazione con Locarno non tanto perché la sposa era povera o era solo il buco della ciambella, ma perché non volevano perdere il loro (mini) potere locale.
Quindi ora i politici della regione che credono in un Locarnese forte ed unito riprendano con rinnovata lena il discorso aggregativo, perché ora i contrari non potranno più prendere come scuse quelle utilizzate allora. Oggi la sposa è diventata più ricca e più appetibile e non è più il buco della ciambella, ma è diventata una ciambella senza nessun buco.