Discorso del Sindaco Alain Scherrer

In occasione del suo giuramento alla Costituzione

Mi avvicino a voi in punta di piedi, con il rispetto profondo, non formale, che si deve alla storia della nostra città. Mi avvicino anche con lo stupore di chi si rende conto della magnificenza non solo di un luogo fisico, ma anche del valore che questo rappresenta nei nostri cuori. Mi avvicino dunque alla città con lo stupore di chi si rende conto di essere davanti a un pezzo di una storia che viene da una tradizione unica. Ma, contemporaneamente, so perfettamente che viviamo un tempo di difficoltà, di struggenti responsabilità e, di fronte all’ampiezza di questa sfida, ho la necessità di attingere a tutto il coraggio, al gusto e, per qualche aspetto, anche al piacere di provare a fare dei sogni più grandi rispetto a quelli che ho fatto fino ad oggi e simultaneamente accompagnarli da una concretezza puntuale e precisa.

A me, a noi, con grande senso di responsabilità, tocca portare avanti il cambiamento verificatosi con le note dimissioni di Carla Speziali - alla quale rivolgo un affettuoso pensiero e un’immensa riconoscenza – dando sostanza al desiderio di molte persone di essere protagonisti delle scelte della loro città, sperimentando modi e spazi, nei quali sia possibile immaginare e strutturare un’azione amministrativa efficace per la costruzione di una città per tutti. Locarno ha bisogno di partecipazione, ha bisogno di sentire il calore della sua gente, ha bisogno di idee e di persone che si battono per realizzarle.

Occuperò questa carica avendo sempre presente che mi è stata affidata per essere gestita con responsabilità, per restituire ai Locarnesi una città sempre migliore. Le persone che vivono in questo Comune sono il centro del mio impegno, sono il valore incommensurabile del mio “stare qui”. Amministrare un territorio è costruire e promuovere il “bene comune”, parola molto spesso abusata, ma alla quale è necessario ridare contenuto vero. “Bene comune” è acqua, aria, terra, cultura, lavoro: beni individuali e collettivi, che vanno tutelati e difesi, perché siano a disposizione di tutti.

La cura del locale, del territorio, delle persone e delle situazioni conosciute una ad una, delle tradizioni e della storia è molto preziosa. Desidero che nessuno si senta abitante inconsapevole di luoghi anonimi. Desidero che il nostro agire sia sempre trasparente, le nostre scelte motivate e chiare. Abbiamo il dovere di rendere conto delle nostre azioni, perché ciò che facciamo ha ripercussioni a lungo termine.

Una comunità senza regole chiare e uguali per tutti non è una comunità giusta. Il vocabolo SINDACO ha origini greche ed è composto da due parole: “insieme” e “giustizia”. Un Sindaco è, quindi, colui che amministra in modo equo.  Ma chi decide cosa è giusto?

Sono convinto che amministrare in modo giusto sia davvero garantire equità ad ogni cittadino, rendendolo protagonista delle scelte e far sì che, da osservatore e fruitore di servizi, diventi mattatore della vita quotidiana. Significa mettere da parte favoritismi e gestione personalistica dei servizi. Vuol dire mettere da parte visibilità e successi personali ed abbattere le barriere esistenti tra la cittadinanza e l’amministrazione.

L’umiltà vince su tutto. UMILTÀ è la forza di stare accanto alle persone, sempre con costanza e tenacia, di calarsi dentro ogni situazione, con atteggiamento sobrio, di servizio, con la forza della condivisione.

Oggi, in questa stanza, vedo la magia intorno a me. Vedo la magia negli occhi delle persone davanti a me. Vedo la voglia di migliorare, di “metterci la faccia” per il bene di Locarno. Desidero che Locarno diventi sempre più una città capace di valorizzare una forte tradizione di solidarietà, una città che sappia essere accogliente. Con atteggiamento di umiltà e di fermezza inizio, quindi, questo nuovo impegno.

Il futuro di Locarno sta nelle qualità, nel genio, nell’intelligenza e nella curiosità di ciascuno di noi. Sono assolutamente certo che, mettendoci tutti noi in questa sfida, la possibilità di migliorare sia reale, concreta e immediata, purché ciascuno di noi viva il futuro non come un’incognita e purché ciascuno di noi sappia che è il tempo del coraggio e che questo tempo del coraggio non esclude nessuno e non lascia alibi a nessuno.

Grazie Locarno che mi dai il privilegio di servirti.

Ing. Alain Scherrer, Sindaco di Locarno

Locarno, 28 Luglio 2015