La situazione finanziaria di Locarno di Davide Giovannacci

Intervento all’Assemblea straordinaria del 12 febbraio 2014

Care amiche e cari amici,

voglio aprire questo mio intervento esprimendo i miei migliori auguri al nostro neo presidente; per il bene della sezione e della città, dovrà ricevere il nostro massimo sostegno.

Sono convinto che Locarno ha bisogno un PLR forte e presente, soprattutto come punto di riferimento per la cittadinanza. Il lavoro non manca, caro presidente, ma ognuno deve essere consapevole e pronto a fare la propria parte.

Prima di entrare nel merito delle mie competenze di Dicastero, devo confessarvi che mi sono accorto di come con solamente due righe scritte su un giornale, oppure su un portale internet, sia possibile arrecare gravi danni all’immagine di una città. Forse per alcuni l’obiettivo è quello di dipingere Locarno come un posto dove la gente sa solo litigare.

In situazioni del genere diventa molto importante che, come forza politica di maggioranza nel Municipio e nel Consiglio comunale, riusciamo a mantenere chiaro il nostro orientamento e vedere le cose dall’alto, prendendo la giusta distanza dalla confusione e dal rumore che talvolta circondano il nostro lavoro. Per fortuna la gente non ha solo la pancia, ma anche la testa. E a Locarno dobbiamo farla ragionare con gli organi giusti…

Ora le finanze ed i lavoro del Municipio!

Il consuntivo 2013 è senz’altro un buon esempio di lavoro politico serio e approfondito. Posso anticiparvi che dovremmo riuscire a ottenere una chiusura dei conti in positivo, il che – con i tempi che corrono – è tutto meno che un esercizio scontato. Un risultato del quale possiamo osare definirci fieri, guardando a quel che accade altrove.

E’ il risultato del lavoro che è iniziato nelle legislature precedenti, in cui soprattutto i municipali del nostro partito hanno gettato le basi per un lavoro che ho potuto continuare con convinzione e che porta oggi i suoi frutti. Grazie quindi anche a chi non ha cantato come la cicala, ma ha lavorato come la formica.

Più nel dettaglio, possiamo dire che questo risultato deriva da due fattori: un’evoluzione controllata della spesa pubblica e la buona tenuta delle entrate. Due fattori che, lo sottolineo, non sono affatto casuali: al contrario, dimostrano la serietà con la quale il Municipio ha affrontato il tema della gestione finanziaria della città, nel rispetto degli obiettivi di equilibrio e progettualità fissati per questa Legislatura.

Questo è un punto al quale tengo molto, e che desidero sia considerato con la giusta attenzione: pur dovendo affrontare un’eredità pesante – che, nella forma più evidente, era rappresentata dal debito pubblico della città – negli ultimi anni il Municipio ha mostrato di volere agire con responsabilità, e ha anche saputo trovare qualche buona idea. Per i Comuni ticinesi l’ultimo decennio è stato certo caratterizzato da una situazione favorevole, ma sappiamo benissimo che alcuni non sono stati in grado di sfruttarla al meglio, lasciandosi travolgere dagli eventi.

A Locarno questo pericolo è stato scongiurato. Grazie a una politica attenta e vigile, possiamo oggi dire con sicurezza che gli attuali amministratori consegneranno ai loro successori – quando verrà il momento – una situazione interessante.

La situazione generale della quale vi ho parlato a proposito del consuntivo 2013 si riflette anche nel Preventivo 2014 della città, presentato nel novembre dell’anno scorso. Il Municipio è convinto di avere raggiunto un risultato soddisfacente, assicurando anche per quest’anno, come accade ormai dal 2007, la permanenza nelle cifre nere. Tale risultato, lo sottolineo, è stato raggiunto mantenendo il moltiplicatore al 90%: un livello di pressione fiscale che è nostro obiettivo e non sarà facile, mantenere inalterato fino alla fine della Legislatura, a vantaggio della stabilità e senza sorprese per i nostri contribuenti.

L’altro dato significativo, per il Preventivo 2014, è dettato dalla situazione dalla quale siamo partiti: la proiezione del Piano finanziario di un disavanzo pari a oltre tre milioni e mezzo di franchi, compresi gli oneri del Cantone.  Ebbene, questa montagna il Municipio l’ha livellata fino a trasformarla in una pianura, ma senza colpire i servizi forniti alla cittadinanza:  grazie a risparmi mirati siamo riusciti a raggiungere il pareggio di gestione. 

Capirete quindi che i motivi per mantenere un atteggiamento fiducioso, guardando al futuro, non mancano. La nostra Città può contare su una riserva di capitale proprio importante e – per i prossimi anni – anche su sopravvenienze d’imposta che si aggirano attorno agli 8 milioni di franchi.  

Ecco perché l’atteggiamento del Municipio risponde a una strategia caratterizzata non solo da equilibrio e rigore, ma anche dalla progettualità. Accanto alla cura della gestione corrente, è stato infatti deciso un importante cambiamento di rotta nella politica degli investimenti. L’intenzione è di impegnarci in opere per oltre 60 milioni di franchi, entro il 2016, contribuendo così a migliorare ulteriormente la qualità di vita dei nostri abitanti e dei turisti che ci scelgono come destinazione per le loro vacanze. I cantieri più importanti li conoscete, ma non vanno dimenticati i tanti interventi puntuali già programmati, anche seguendo le sollecitazioni del Consiglio comunale.

Di nuovo, non si tratta di scelte scontate. Il campo da gioco sul quale ci muoviamo, lo sapete, rimane tutt’altro che facile. Le cifre sull’andamento congiunturale, mostrano chiaramente un rallentamento del PIL cantonale e l’entrata per la privativa SES diminuirà dagli attuali 2 milioni a solo 500 mila franchi annui; inoltre, come amministratori comunali, continuiamo a seguire con apprensione le notizie in arrivo da Bellinzona, sui nuovi oneri che il Cantone non cessa di trasferire ai Comuni. Tale somma si aggira al momento sugli 600'000 franchi ed è definitiva; Locarno si è opposta, con l'associazione dei Comuni, e infatti il travaso a carico dei comuni è già diminuito da 40 a 25 milioni di franchi.

Non possiamo comunque nascondere la nostra preoccupazione su questo fronte, una preoccupazione che – ormai – sta diventando anno dopo anno una fedele compagna di quasi tutti gli amministratori comunali del Cantone. La novità di quest’anno, però, è sostanziale e dovrà portare a un ripensamento delle dinamiche ormai consolidate di scarico della responsabilità dall’ente centrale agli enti locali.

La crisi economica che ha investito Lugano, per essere molto concreti, avrà ripercussioni sicure e pesanti per la solidarietà intercomunale, con effetti negativi che non possiamo ancora quantificare sul meccanismo di perequazione. Con questo dato ormai certo all’orizzonte, è davvero impensabile che giungano nuovi aggravi da Bellinzona, e state sicuri che – se dovessero esserci – non saranno accolti con l’atteggiamento accomodante che troppe volte ha dominato il dibattito.

Fin qui, le note sulla situazione finanziaria della città, che – spero concorderete – possiamo in fin dei conti considerare positive. Gli ultimi mesi del 2013, come ben sapete, ci hanno però portato anche qualche preoccupazione non direttamente legata alla gestione delle finanze.

Quel che vi dirò l’ho già spiegato al Consiglio comunale: il Municipio non ha mai nascosto la volontà di fare chiarezza e di lavorare per un’amministrazione pubblica che gestisca con trasparenza il denaro dei cittadini. Se ci sono stati degli errori, sarà in primis il Municipio ad assumersene la responsabilità. In attesa delle conclusioni della sezione Enti locali, quel che è certo è che possiamo conservare una piena fiducia nell’operato dell’amministrazione.

Guardando quel che è accaduto altrove nel Cantone, credo vi siate resi conto che la Magistratura non scherza, e prende con la massima serietà il tema della trasparenza e della correttezza nella gestione del denaro pubblico. Il fatto che a Locarno non siano state ravvisate violazioni del codice penale ci dimostra – al di là di ogni possibile dubbio – che i nostri dipendenti hanno svolto i loro compiti restando sempre al di sopra di ogni sospetto.

Di nuovo, pensando ai futuri sviluppi della vicenda, non posso che ribadire l’invito alla pazienza e alla serietà: teniamoci ben lontani dai giudizi affrettati e parziali, perché il tema degli appalti pubblici è considerato, dagli stessi addetti ai lavori, come un vero ginepraio, e gli errori capitano ovunque. Non è accettabile che la città di Locarno venga additata come un cattivo esempio, lasciando implicitamente intendere alla nostra cittadinanza che in tutti gli altri Comuni  ticinesi le cose abbiano sempre funzionato alla perfezione.

Il nostro compito di politici – e concludo qui questo mio intervento – è di dimostrare responsabilità verso i cittadini e verso il nostro ruolo civico. La volontà di fare chiarezza è sacrosanta, ma non deve essere inquinata dalla frettolosità o – peggio – da altri interessi.