Progresso liberale radicale locarnese

Niccolò Salvioni, candidato al Gran Consiglio

È un onore potermi rivolgere su questo settimanale quale rappresentante della sezione del partito liberale radicale di Locarno.

La sezione di Locarno ha deciso di proporre al Cantone, quali suoi possibili rappresentanti presso il parlamento cantonale, i validi Nicola Pini e Alessandro Spano, oltre al sottoscritto. Tre candidati della città di Locarno dunque, tra i sedici del distretto di Locarno e Vallemaggia e i novanta candidati complessivi, dei quali – verosimilmente – almeno venticinque saranno eletti. Nicola Pini, oltre ad essere candidato in Gran Consiglio, è anche lanciato per il Consiglio di Stato.

È dal 2008 che faccio parte del Consiglio comunale della città di Locarno, prima quale membro della commissione del piano regolatore e da poco della commissione della gestione e capogruppo PLR.

Tutti i membri della nostra sezione contribuiscono liberamente allo sviluppo delle idee che conducono alla formazione della volontà del Consiglio comunale secondo i principi liberali radicali.

È il metodo di pensiero nel quale troviamo le affinità che ci accomunano, non solo a Locarno ma con tutte le sezioni e i liberali radicali del Cantone Ticino ed i candidati in Gran Consiglio: la valorizzazione dell'individuo e della società in uno Stato di diritto liberale, democratico e laico, in cui ognuno abbia la possibilità di raggiungere condizioni di vita conformi alla dignità umana, nell'equilibrio tra le libertà individuali e la tutela delle esigenze sociali.

Ed è il concetto di dignità umana, scaturito dai proclami a tutela dei diritti fondamentali in risposta agli orrori della seconda guerra mondiale, che va trovato l’elemento fondamentale d’orientamento di ogni decisione politica. La dignità va affermata ogni giorno. Purtroppo, oggi, non tutti partiti considerano tutti gli individui ugualmente degni di rispetto o protezione.

 

La principale ricchezza della nostra regione la si ritrova nelle competenze dei suoi abitanti, industriosi, e nel nostro pittoresco territorio pre-alpino ed alpino. Purtroppo l’interesse per il locarnese e le valli, sebbene beneficino di un grande curiosità da parte di viaggiatori sopratutto dall'area del nord della Svizzera e dell'Europa, è soggetto a fluttuazioni stagionali anche importanti, che determinano differenze significative sul grado di occupazione.

E' con grande spirito d’innovazione, con l’accordo anche di tutte le forze politiche in campo, che Locarno ha lanciato il nuovo progetto Casa del cinema, volto a consolidare il Festival internazionale del film di Locarno quale manifestazione culturale per eccellenza. Ciò ha potuto avere luogo grazie al contributo finanziario da parte di un mecenate, di molti Comuni vicini e del Cantone. Recentemente, la città ha anche deciso di acquistare il diritto di superficie del palazzetto FEVI dalle società di ginnastica Federale e Virtus, completando così la propria offerta nel settore dell’intrattenimento e della cultura.

Dell’attività culturale indotta da questi progetti ne beneficerà non solo la città di Locarno, ma anche i comuni viciniori e del distretto. Anche il Cantone ne trarrà beneficio, come pure ne trarrà dal nuovo poderoso Centro Culturale di Lugano – LAC e come ne sta traendo dal Museo dei fossili di Meride, oltre ad altre iniziative ancora.

Occorre dunque trovare sinergie e collaborazioni per rafforzare l’interesse di intelligenze per le nostre diverse regioni cantonali nel contesto nazionale e internazionale, senza dimenticare l'importanza per Locarno di riuscire a collaborare maggiormente anche con il Piemonte e la Lombardia, nostri splendidi vicini lacustri, anche per vedere garantita la fruibilità della Strada Statale 34, negli ultimi mesi un po’ discontinua.

Con il motto "Per la legge, lo Stato, il popolo" mi sono dunque messo a disposizione per permettere e favorire un dialogo costruttivo tra Comuni e distretti nei rapporti con il Cantone. Sarà il popolo - sovrano a scegliere quali suoi rappresentanti vorrà nel Palazzo delle Orsoline e così quali leggi e quale Stato ci governeranno in futuro. Mai come in questo periodo la riscossa del progresso liberale radicale, anche della regione locarnese, è saldamente nelle mani del popolo, se lo vorrà.