Soluzioni liberali per crescere

di Andrea Giudigi deputato in Gran Consiglio, Candidato al municipio e al Consiglio comunale

Il dibattito fra i partiti e i candidati in competizione nelle prossime elezioni comunali è centrato sulla gestione amministrativa, sulle finanze e sugli investimenti. La regola comune è il richiamo al pragmatismo. È forse opportuno che sia così. Tuttavia penso che anche l’amministrazione non possa prescindere da una tela di fondo, i valori e i principi, dai quali discendono soluzioni praticabili nel comune. Il liberalismo punta da sempre sulla fiducia nelle capacità del cittadino di promuovere la propria crescita con lo studio, la dedizione nel lavoro a tutti i livelli delle sue competenze individuali. L’ente pubblico, nella nazione, ma anche nel Comune, deve garantire i beni fondamentali: scuola, salute, sicurezza del territorio, protezione dei più deboli. Vale il principio della sussidiarietà. Mi sembra razionale e realistico la decisione della Città di Lugano, che intende promuovere la realizzazione del nuovo centro congressuale da parte di privati, concedendo un diritto di superficie sui fondi del Campo Marzio. Occorrerà quindi anche a Locarno fare investimenti sostenibili finanziariamente e secondo precise priorità. Autosilo al Parco Balli oppure ampliamento dell’attuale autosilo in Largo Zorzi? Le entrate fiscali saranno prevedibilmente in discesa data la congiuntura economica incerta. Alcune uscite, ad esempio per l’assistenza pubblica, saranno purtroppo in crescita. Occorrerà spingere i giovani verso professioni ancora trascurate, nel turismo, ristorazione, sanità, artigianato. La Città ha un vantaggio di prossimità che va sfruttato. È bensì vero che l’orientamento professionale è compito cantonale. Come propone il programma PLR l’ufficio dell’assistenza cittadino può collaborare con quello cantonale di collocamento. La Città può organizzare dibattiti nei quartieri per genitori e allievi. L’Europa vive un periodo di difficoltà economica, che coinvolge anche la Svizzera, seppure in misura minore. Con ottimismo dobbiamo guardare avanti e contraddire il detto di un noto statista inglese: «Le promesse di ieri sono le tasse di oggi».

“Corriere del Ticino”, 2 aprile 2016